Ucraina, Conte: "Non accettiamo escalation militare"
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Ucraina, Conte: “Non accettiamo escalation militare”

Giuseppe Conte

L’Italia non ha mai fatto passi indietro sul sostegno all’Ucraina, ma l’escalation militare non è una soluzione”.

Sono ormai nove mesi che la Nato aiuta e sostiene l’Ucraina nell’affrontare questa longeva guerra. Ma non dimentichiamo che l’obiettivo finale resta quello della pace, quello di un negoziato che forse Kiev non vuole più raggiungere tanto facilmente. L’incidente missilistico in Polonia pare essere solo una scusante per condurre l’Occidente ad un’escalation militare, ma Conte disapprova la strategia di Zelensky.

Giuseppe Conte
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L’Occidente non ha mai rinnegato il sostegno all’Ucraina fin dall’inizio del conflitto, ma adesso gli Alleati iniziato a sentirsi infastiditi dal comportamento di Zelensky. In seguito al missile caduto in Polonia, Varsavia, Usa e Nato sono stati d’accordo che si sia trattato di un missile ucraino. Nonostante ciò Kiev ha continuato ad insistere con le accuse verso Putin, definendolo responsabile dell’atto.

L’escalation militare

A criticare l’atteggiamento di Zelensky, che sembra ormai un tentativo di fare un’escalation militare, c’è anche il leader di M5s Giuseppe Conte. Quanto avvenuto fa presumere che la situazione si sta aggravando in maniera crescente, rischiando persino una guerra nucleare.

Alla trasmissione Piazzapulita su La7, Conte afferma: “Gli Usa hanno assunto un atteggiamento di estrema prudenza: nel mondo occidentale non tutti i leader sono stati così prudenti”, precisando che l’Italia è sempre stata al fianco dell’Ucraina, “ma dopo 9 mesi vedo che l’unica strategia perseguita è l’escalation militare”. La possibilità che si espanda il conflitto tirando in ballo anche gli Stati Alleati, preannuncia una situazione ulteriormente pericolosa. “Per questo, anche interpretando il pensiero dei 100 mila cittadini che sono venuti alla marcia della pace, che chiediamo di avviare un negoziato per la pace”, spiega l’ex presidente.

“Avviare un negoziato di pace”

“La retorica di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni è quella di dire che loro difendono l’interesse nazionale. Ma questo è l’interesse nazionale? È questo l’interesse dell’Ue? Se si concluderà anche un negoziato di pace e l’Ue non toccherà palla, che ne sarà della credibilità europea? Questa è una guerra in Europa e l’Unione europea ora non conta nulla”, dice Conte in trasmissione.

Per l’ex presidente del Consiglio, mirare alla pace in questo caso non è “rimettere la decisione sui termini e le condizioni di pace a Zelensky”. Bensì sarebbe più utile tutelare l’interesse nazionale coinvolgendo ungheresi e polacchi nell’accoglienza dei migranti. “Il problema è complesso e per affrontarlo seriamente non bisogna soffermarsi sugli sbarchi ma lavorare per un meccanismo di redistribuzione in Europa. Io ci provati tanto con Salvini ma non ci sono riuscito: bisogna lavorare sui rimpatri”.

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2022 14:36

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